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IMMAGINATE UN GRAN PREMIO CHE SI SVOLGE SU UN CIRCUITO DELLA FORMULA 1 LUNGO 110 MILIONI DI CHILOMETRI, COSTEGGIATO DA 150 MILA BOX PER LE SCUDERIE E DECINE DI MILIONI DI PIT-STOP PER ORGANIZZARE AL MEGLIO LE PERFORMANCE DELLA CORSA. PENSATE A 30.000 TECNICI E AD UN INVESTIMENTO DI 12 MILIARDI DI EURO FRA IL 2016 E IL 2018, DEI QUALI 4,5 MILIARDI DI EURO SONO DEDICATI ALL'ULTRABROADBAND!
 
In realtà stiamo parlando della nostra rete, quella che ci consente di telefonare, controllare la posta elettronica, aggiornare i social network o guardare un video online. Stiamo parlando della rete di telecomunicazioni di TIM che grazie a Open Access si è aperta fornendo i servizi di accesso ad altri operatori oltre al necessario supporto tecnico.
Le telecomunicazioni e il loro “circuito” fanno talmente parte di noi da non risultare più come un servizio ma una naturale soluzione. In realtà sono l’insieme d’infrastrutture e apparati che consentono a individui e/o oggetti di comunicare tra di loro attraverso lo scambio di dati, immagini o suoni.

Una Rete tira l'altra

In origine ogni rete doveva gestire un solo servizio ma negli anni, per ovvie necessità di comunicazione e lo sviluppo tecnologico, le reti si sono sovrapposte e stratificate.

Oggi, le reti mono-servizio utilizzano e condividono infrastrutture comuni (fibra, cavi in rame, ponti radio ecc.) noti come Rete Trasmissiva che supporta ad esempio due servizi per noi essenziali: la rete telefonica e quella di accesso a Internet a banda larga. Man mano che ci si avvicina al centro della rete tutte le tipologie di traffico (voce e dati) vengono trasformate in formati gestibili dal Router IP.

Il processo di trasformazione è necessario perché non tutte le tipologie di traffico sono compatibili con quello dei Router.  

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La Rete Telefonica Vocale tradizionale funziona seguendo una logica d’instradamento detta a Commutazione di Circuito. La comunicazione tra due interlocutori è garantita da uno specifico canale di trasmissione che consente il flusso continuo ed ininterrotto della comunicazione.

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Le Reti IP funzionano grazie alla commutazione a pacchetto che suddivide il flusso di dati in tanti piccoli “pacchetti” che arrivano a destinazione seguendo percorsi diversi e che occupano le reti trasmissive solo quando è necessario, garantendo quindi, un servizio molto più efficiente e veloce.

LA RETE A BANDA LARGA

La “banda larga” è una tipologia di connessione che tutti conosciamo, o che per lo meno abbiamo sentito citare e che forse chiamiamo in modo diverso, ma che di fatto ci consente di navigare in internet ad alta velocità. Questo genere di connessione nella maggior parte dei casi, nelle nostre case o nei nostri uffici avviene attraverso i cavi di rame della rete telefonica tradizionale.

Per rendere la rete telefonica tradizionale accessibile dalla banda larga si usano le tecnologie della famiglia xDSL (Digital Subscriber Line), di cui la più nota e più diffusa è l’ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line).

Questo è l'acronimo che conosciamo meglio ma siamo certi di sapere, ad esempio, a cosa corrisponde la “A” di ADSL? La “A” sta per “asimmetria” e denota la caratteristica principale di questa tecnologia. Come una strada di montagna a doppio senso di marcia dove il traffico diretto verso l’utente (downstream) transita ad una velocità molto superiore rispetto al traffico che viaggia nella direzione opposta (upstream). Questo avviene senza tuttavia intaccare le prestazioni del traffico voce che possono continuare ad utilizzare la porzione di spettro a loro necessaria.

 

LA RETE TRASPORTA CONTEMPORANEAMENTE TRAFFICO VOCE (ANALOGICO) E TRAFFICO DATI (DIGITALE)

COME LO FA?

IL DSLAM

aggrega in centrale le linee delle utenze, collegandole con la rete geografica di Telecom Italia e quindi con la rete di Internet

IL MODEM

trasforma le informazioni digitali dei computer in segnali elettrici, trasportabili sulle tradizionali reti analogiche.

IL ROUTER

connette alla rete a banda larga più apparati e ha il compito di instradare e gestire il traffico di una rete locale.

 

LE PERFORMANCE DELL'ADSL DIPENDONO MOLTO DALLA LUNGHEZZA DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE

"Più è distante la casa dell’utente dalla centrale, più diminuisce la velocità massima raggiungibile. Per ragioni storiche in Italia è stata realizzata una rete di distribuzione “corta”, ovvero una rete con centrali posizionate mediamente a una distanza di 1-1,5 km dalle abitazioni: questo chiaramente permette performance migliori rispetto agli altri paesi.

L’ADSL È SOLO LA PIÙ NOTA FRA LE RETI A BANDA LARGA

Ricordiamo infatti anche ADSL2 e ADSL2+, che possono raggiungere rispettivamente velocità di circa 12 e 24 Mbsec in downstream e 1 Mbsec in upstream.

 

NGAN: L'EVOLUZIONE DELLA FIBRA OTTICA

Una modalità alternativa di connessione a banda larga è costituita dai collegamenti in Fibra Ottica.

TELECOM ITALIA HA POTENZIATO LA RETE IN FIBRA DANDO VITA A NGAN, LA NEXT GENERATION ACCESS NETWORK, PUNTO DI ECCELLENZA DELLA NOSTRA AZIENDA.

Questa rete ci consente di scaricare e inviare dati più velocemente garantendo alla connessione fissa maggior velocità in download e upload e permettendo la possibilità di potersi collegare contemporaneamente da diversi device senza incidere sulla qualità della connessione.

IL GRUPPO STA INVESTENDO PER DISTRIBUIRE LA RETE IN FIBRA IN TUTTE LE CITTÀ. A OTTOBRE 2016 LA COPERTURA DELLA RETE NGN È PARI AL 56% DELLE CASE.

In questa direzione si muove anche il contest TIM Italia Connessa, che premia con investimenti in infrastrutture NGN fisse e mobile, i comuni con i progetti di sviluppo digitale più innovativi.

INVESTIRE SULLA FIBRA

Per una telco vuol dire intervenire su tutta la struttura andando a sostituire i cavi esistenti con i nuovi cavi in fibra ottica.

Un impegno oneroso su cui abbiamo deciso di impegnarci per portare l’ultrainternet a casa di tutti.

LA RETE RADIOMOBILE

Vi ricordate il TACS? Era lo standard utilizzato dai cellulari all’inizio degli anni ‘90 ma, già dal 1995, iniziò a diffondersi prepotentemente lo standard GSM (Global System for Mobile Communication), primo sistema standard digitale europeo noto come standard di seconda generazione (o 2G).

Oggi, la transizione verso cellulari di terza generazione (3G), con standard UMTS (Universal Mobile Telecommunications System) è nel pieno del suo sviluppo ed è già in atto la corsa verso la telefonia mobile di quarta generazione (4G) con standard LTE (Long Term Evolution).

 

LA RETE DI ACCESSO

Ovvero telefonini e stazioni radio base

LA RETE CORE

L’insieme dei nodi che raccolgono ed inoltrano le chiamate (MSC Mobile Switching Center o MGW Mobile Gateway) oltre a svolgere le normali funzioni di gestione. La rete core gestisce inoltre funzioni come la mobilità e la sicurezza. Suoi elementi fondamentali sono non a caso i database che contengono informazioni mirate sui clienti come ad esempio l'identità, i servizi sottoscritti, le personalizzazioni e i dati relativi alla fatturazione.

IL SISTEMA DI GESTIONE

è il sistema di gestione OMC (Operations and Maintenance Center): monitora e supervisiona tutti gli elementi in modo da garantirne il funzionamento e gestire eventuali interventi.

 

4G LTE: L'EVOLUZIONE A LUNGO TERMINE

L’AGGIORNAMENTO PIÙ EVOLUTO DELLA RETE UMTS, È RAPPRESENTATO DALLA RETE LTE (LONG TERM EVOLUTION)

Questa garantisce prestazioni molto superiori rispetto alla già evoluta rete HSPA (High Speed Packet Access studiato per migliorare le performance della generazione 3G).

La rete 4G LTE ha esordito nel 2012 nelle principali città italiane come Roma, Napoli, Torino e Milano, ottenendo fin da subito un grande successo e facendo registrare un tasso di crescita dell’offerta ultrabroadband mobile maggiore delle previsioni. A ottobre 2016 la copertura della rete LTE è pari al 95% della popolazione.

L'OBIETTIVO DEL GRUPPO

è raggiungere la copertura del 98% della popolazione italiana nel 2017.

LA RETE DEI CONTENUTI

La crescita del traffico (grazie anche alle reti di ultima generazione) ha reso necessaria l’introduzione di un servizio che riesca a garantire la massima qualità dei contenuti ormai fruiti principalmente attraverso l’accesso diretto a internet.

Il gaming online, lo streaming video e audio ad altissima qualità sono oggi possibili grazie non solo a sistemi come la fibra e LTE, ma anche grazie al servizio di CDN (Content Delivery Network) sempre più spesso utilizzato.

LA CDN È UNA STRUTTURA CHE PERMETTE DI “AVVICINARE” I CONTENUTI DATI E MULTIMEDIALI AGLI UTENTI GRAZIE AL PRE-CARICAMENTO SU MEMORIE CACHE DISTRIBUITE IN RETE E QUINDI PIÙ VICINE ALL’UTENTE.

Più utenti che si connettono a uno stesso contenuto, quindi, vi accedono attraverso luoghi fisici differenti, e ciò comporta un netto miglioramento della qualità del servizio offerto.

L’attuale CDN di Telecom Italia è distribuita su 19 POP (Point Of Presence) della rete OPB (Optical Packet Backbone) che permette di raggiungere prestazioni nettamente superiori rispetto alle altre infrastrutture di trasporto.

TELECOM ITALIA STA STUDIANDO LA POSSIBILITÀ DI REALIZZARE UN’UNICA CDN, UN’INFRASTRUTTURA COMUNE AL SERVIZIO DELLE NECESSITÀ DI TUTTE LE AZIENDE DEL NOSTRO GRUPPO E DISTRIBUITA SUI TRE PAESI IN CUI OPERIAMO: ITALIA, BRASILE E ARGENTINA.

 

LA RETE DEI DATI E DELLE COSE

Abbiamo parlato di reti e tecnologie a cui si associano anche i numerosi servizi di cui ciascuno di noi ogni giorno si avvale fornendo i propri dati: servizi bancari, postali, assicurativi, ecc...

Ma cosa rende possibile tutto questo? I Data Center.

TELECOM ITALIA SI AVVALE DI 8 DATA CENTER DISTRIBUITI SUL TERRITORIO NAZIONALE LE CUI FUNZIONI FONDAMENTALI SONO L’ARCHIVIAZIONE E I SERVIZI, CONSEGUENDO L’OTTIMIZZAZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI.

Considerando le performance elevate ed il consumo energetico (come una piccola cittadina), i sistemi si sono evoluti riuscendo ad ottenere, con soluzioni di eccellenza a livello europeo come Eco4Cloud, una riduzione drastica dei consumi che può arrivare al 25%.

circa 37.000

MQ

circa 20.000

SERVER

circa 500

PROFESSIONISTI

LA RETE È ANCHE LA RETE DELLE COSE, QUELLE CONCRETE, CHE FANNO PARTE DELLA NOSTRA VITA: SI CHIAMA “INTERNET OF THINGS”.

È una rete di sensori in grado di raccogliere dati e farli comunicare fra loro in modo da poter mettere in connessione un particolare elemento (ad esempio il traffico) con un oggetto fisico (ad esempio una sveglia).

Come funziona la rete di sensori? Al rilevamento del traffico, la sveglia suonerà in anticipo per permetterci di non fare tardi al lavoro rimanendo inesorabilmente bloccati e portando quindi un vantaggio concreto nella nostra vita.

IN AMBITO MEDICO

Per il monitoraggio di dati fisiologici del paziente, per l'amministrazione ospedaliera o per esempio per l'identificazione di allergie.

APPLICAZIONI AMBIENTALI

Rilevamento incendi, controllo del livello dei fiumi o dell’inquinamento dell’aria.

APPLICAZIONI COMMERCIALI

Antifurto, car-tracking, controlli degli ambienti pubblici come ad esempio il riscaldamento in ufficio).

APPLICAZIONI ENERGETICHE

Monitoraggio del consumo energetico

APPLICAZIONI DOMESTICHE